mercoledì 3 giugno 2020

Un po’ di storia

Epoca antica – IV secolo A.C.: Ippocrate Aria, acqua, terra e fuoco, combinandosi tra loro, questi danno origine a quattro umori, che prendono il nome di bile gialla, bile nera, sangue e flegma, ognuno dei quali è dominante nei quattro tipi fondamentali dei temperamenti umani (rispettivamente: temperamento collerico, melanconico, sanguigno e flemmatico). Ippocrateintroduce il concetto di Melancolia (bile nera) (già in Sofocle, Melancholus, tossico, viene definito il sangue dell’Idra in cui Eracle intinge la punta delle frecce)

– I secolo D.C.: Areteodi Cappadocia si pone come antesignano nel problema dei disturbi dell’umore, segnalando l’esistenza di forme melancoliche, di forme opposte (mania/depressione) e di forme reattive  dando importanza a variabili biologiche (bile nera), metereologica (autunno) e psicologica (personalità) – I-II secolo D.C.: Galeno valuta importanza fattori genetici e ambientali nella melancolia, riprendendo concetti Ippocratici

– Nel Medio Evo l’impostazione biologica cede il posto alla concezione  spritualistica (conflitto tra bene e male, melancolia come risultato di desideri repressi) necesità di – XI-XVII secolo: Vesalioe Willis introducono il concetto di temperamento melanconico Un po’ di storia Un po’ di storia l Epoca moderna – 1896-1913: Kraepelindefinisce la psicosi maniacodepressiva, le forme miste, la depressione involutiva l Epoca recente – 1970: visione dicotomica con definizione di forme primarie e secondarie (scuola di St. Louis) o forme endogene e reattive – Anni ‘80: • Depressione su continuum e concetto di  spettro depressivo secondo ottica biopsicosociale • Forme diverse di depressione in senso etiopatogeneticoe clinico-prognostico

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