Probabilmente il più conosciuto psichiatra radicale del nostro tempo, lavorò come terapista, soprattutto in Inghilterra, nel campo della follia umana, lasciando un’impronta profonda con i suoi scritti. Applicò il concetto di filosofia esistenziale all’esperienza della cosiddetta schizofrenia, dedicando il lavoro di una vita nel tentativo di re-descrivere l’esperienza psicotica attraverso una comprensione di tipo umanistico nel tentativo di reintrodurla all’interno di una quotidiana attenzione e tolleranza della società con una ferma opposizione alla ospedalizzazione psichiatrica delle persone destinate a diventare lo psicotico della famiglia. Formulò la visione della pazzia come tentativo dell’individuo di curarsi spontaneamente dalle situazioni folli in cui è costretto a vivere, e come questo tentativo sia da considerare alla stregua di un naturale processo di guarigione che dovrebbe essere aiutato a fare il suo corso invece di ostacolarlo, bloccarlo e sospenderlo per sempre con energiche somministrazioni di intrugli psicofarmacologici, sino a rinchiudere la gente negli "istituti psichiatrici" in un processo di totale degradazione. Molto conosciuto per i suoi numerosi contributi al movimento denominato "antipsichiatria".
Nodi
Paradigmi di rapporti intrapsichici e interpersonali
Questi testi sono teoremi psicologici, schemi di situazioni che non è difficile incontrare ogni giorno. Il lettore è invitato a partecipare attivamente all'analisi, a vivere in prima persona i «casi» di cui gli vengono forniti i dati essenziali.
Vi ritroverà, forse, uno specchio in cui guardar meglio, per scoprirvi un'immagine inattesa di se stesso.
Maestro riconosciuto dell'antipsichiatria, Laing ha sorpreso tutti con questo volume di poesie che, apparso nel 1970, rappresenta in realtà, e con coerenza, una delle facce della sua ricerca. Il libro illustra infatti le concezioni di Laing sui modi di relazione fra gli individui, cioè «sull'esperienza e il comportamento interpersonali». Ognuno di noi si fa del comportamento altrui un'idea soggettiva, che rappresenta la sua «esperienza» dell'altro. L'intersecarsi di queste «esperienze», il loro urtarsi e modificarsi senza sosta creano una serie praticamente infinita di «nodi», di legami d'amore, di dipendenza, d'inquietudine.
Ronald Laing- La Politica dell’Esperienza
- 1967
"La caratteristica
specificatamente umana dei raggruppamenti sociali umani può essere
sfruttata per rappresentarli come sistemi disumani. Tutti coloro che
cercano di controllare il comportamento di un gran numero di altre persone
lavorano con l’esperienza di quelle altre persone. Una volta che le
persone hanno sperimentato una certa situazione in maniera simile, ci si
può aspettare che reagiscano in maniere simili. Mettete gli individui in
condizione di volere la stessa cosa, di odiare le stesse cose, sentirsi
trattati alla stessa maniera, e il loro comportamento sarà prigioniero.
Avrete i vostri consumatori o la vostra carne da cannone. Diffondete
l’idea dei Neri come subumani o dei Bianchi come viziosi e decadenti, e i
comportamenti posso essere manovrati in maniera conseguente... |
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